Ai Presidenti delle Aggregazioni CNAL
Carissimo/a,
in questo tempo così particolare, di comune e forzata “reclusione”, più forte emerge il bisogno di segni concreti di sintonia e di comunione.
Da questo nasce il desiderio di esprimere come CNAL la nostra solidarietà ad ogni associazione e a ognuno dei suoi membri, insieme all’apprezzamento e al ringraziamento per quanto ognuna fa per il bene comune, pur quando il dolore e l’impotenza vorrebbero avere la meglio.
È quanto il comitato direttivo desidera dirvi e di cui io mi faccio interprete.
Siamo certi che, nell’assenza di tutti i segni liturgici che nutrono la nostra vita, è il momento di elevare, tutti insieme, più fiduciosa e insistente la nostra preghiera, perché il Signore della vita abbrevi i tempi della tribolazione e ci regali la Sua salvezza. Questa quaresima è come non avremmo mai immaginato di doverla vivere, ma mai come adesso, forse, aneliamo a una salvezza, che solo Lui ci può regalare e che sarà sicuramente fuori dai nostri schemi… e sarà Pasqua vera, Pasqua di resurrezione per tutti.
Ma ora è il tempo di “rimanere” nella prova, nel dolore, nell’apparente non senso… (penso alle zone più colpite, ai morti soli negli ospedali, all’eroismo di medici e infermieri…) con la fortezza e la fede di Maria ai piedi della croce, e di diffondere la rugiada della consolazione e della speranza, come i primi cristiani nei momenti tragici della storia.
Sentiamoci veramente in comunione, chiesa che supplica, insieme ai Vescovi e al Papa e scruta tra le tenebre i segni dell’aurora che si avvicina.
Del santo padre Francesco, che ogni giorno ci stupisce con i suoi gesti di umanità e di prossimità, allego il testo dell’intervista pubblicata oggi dalla Stampa, che suggerisce alcuni atteggiamenti con cui vivere ora e quando passerà questa prova.
È questo il mio, e nostro, augurio di buona Pasqua!
Un caro saluto a tutti e a ciascuno.
Maddalena Pievaioli (Segretaria CNAL)