“Nonostante la legge sulla parità scolastica (62/2000), emanata dall’allora ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, abbia sancito con chiarezza che le scuole paritarie sono scuole pubbliche, la strada verso la reale parità tra scuole statali e non statali è ancora difficile da percorrere”. Lo afferma in una nota Giancarlo Frare, presidente dell’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche).
L’Agesc “non si è mai stancata di affermare non solo il diritto, ma la necessità di un sistema realmente paritario” per “migliorare il livello di qualità globale del sistema di istruzione in Italia”.
“La presenza dei genitori Agesc nelle scuole cattoliche paritarie – sottolinea Frare – è da sempre motivato dalla consapevolezza che l’educazione coerente tra l’ambito famigliare e quello scolastico siano una opzione pedagogica alla quale non vogliamo rinunciare nonostante il gravoso peso economico a cui le famiglie sono soggette”.
La scuola italiana, prosegue il presidente, “soffre da molti anni di alcuni mali che faticano a trovare una soluzione e certamente il drastico calo demografico non aiuta l’intero sistema educativo ed economico ad uscire rapidamente da una fase di stagnazione delle idee”. Per questo, conclude, “siamo certi che sostenere le famiglie che scelgono istituzioni formative paritarie sia una necessità di cui questo Paese ha bisogno senza ulteriori ritardi dovuti ad ostacoli ideologici”.