Immigrazione e accoglienza sono argomenti oggi molto discussi a livello politico e su questi si esprime anche l’opinione pubblica.
Una lettura della Bibbia nella prospettiva del dialogo interculturale e interreligioso è offerta da Lucio Sembrano, autore del libro: Accogli lo straniero.
L’avventura dell’esodo dall’Egitto, la conquista della Terra, l’esperienza della diaspora, la ricostruzione del Tempio al ritorno da Babilonia, l’impatto con la cultura ellenistica hanno offerto al popolo d’Israele occasioni di confronto con persone e culture diverse, che hanno lasciato una traccia viva nella sua storia, a volte segnando in profondità la maniera stessa con cui viene espressa la relazione con JHWH. Gli stranieri in Israele, gli ebrei in terra straniera, e infine i Maccabei a Gerusalemme, sfidano i cristiani a superare le discriminazioni ed affermare la libertà religiosa e di coscienza, con la consapevolezza ecclesiale e la fiducia che tutte le differenze sono ordinate all’unico popolo di Dio (cfr. Lumen Gentium, 1).
Il testo si apre con la Prefazione del Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero della Santa Sede per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Segue l’Introduzione. Il corpo del volume è composto da tredici capitoli, ognuno dei quali prende in esame una particolare pagina biblica: Verso Canaan: Terach e Abramo migranti (Gen 11, 31-32); Abramo accoglie tre stranieri (Gen 18, 1-15); “Fratello” e “sorella” (Gen 12, 10-20; 20, 1-18); Il prezzo della sposa: Dina a Sichem (Gen 34); «Dammi come pegno il tuo sigillo»: Tamar e Giuda (Gen 38); «Forestiero in terra straniera!»: Sipporà e Mosè (Es 2, 18-22; 4, 20.24-26; 18, 1-7.27); Stranieri a Gerico: la salvezza giunge con Raab (Gs 2); L’israelita Acan subisce la sorte dei Cananei (Gs 7); I Gabaoniti vogliono la pace (Gs 9-10); Uno stupro di massa a Gabaa (Gdc 19, 1-20, 17); Da perfetta straniera a perfetta israelita: Rut (Rt 1-3); Giona a Ninive: «Meglio morire che vivere» (Gn 1-4); La Torah dello straniero. Aspetti giuridici.