L’orfanotrofio La Crèche, curato dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo, accoglie bambini abbandonati da zero a sei anni, nati da situazioni di violenze e che la cultura musulmana non accetta, un centinaio in tutto tra quelli interni (circa 50) e quelli che vengono dall'esterno alla scuola materna. I bambini rimangono fino ai sei anni, dopo quell'età vengono mandati nei villaggi SOS, case famiglie dove imparano a gestirsi da soli e dove restano fino ai 18 anni.
La casa di accoglienza Hogar Nino Dios, curata dalla Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato, assiste permanentemente ventinove, tra bambini e ragazze, disabili abbandonati o in grave necessità, sia per la povertà dei genitori e sia per la mancanza di un vero nido famigliare.
Entrambe le realtà si sostengono con le offerte dei benefattori perché in Palestina lo Stato non eroga nessun contributo o sussidio per queste situazioni di disagio.
Durante i concerti, oltre ai saluti di sr. Maria Rosaria Mastino e sr. María Pía Carbajal, rispettivamente coordinatrici di La Crèche e Hobar, ci sarà l’intervento, attraverso un video, del sindaco di Betlemme, la sig.ra Vera Baboun, che in occasione del premio "Chiara Lubich" conferito a Manfredonia nel marzo 2016, ha detto: “Il segno di una buona umanità è quando possiamo proteggere i nostri figli. L'umanità ha fallito quando i bambini non sono considerati come Gesù nella mangiatoia. Betlemme sarà sempre per la pace, per l'arte di amare e di sperare, per la riconciliazione e la fraternità".
Il primo appuntamento sarà il 17 dicembre presso la chiesa di S. Giacomo Apostolo a Gaeta alle 19.30; a seguire il 18 dicembre nella chiesa di S. Pietro a Minturno alle 19.00, il 26 dicembre nella chiesa di S. Maria Assunta a Sperlonga alle 18.30, il 6 gennaio nella chiesa di S. Maria Maggiore a Itri alle 20.00, il 7 gennaio nella chiesa di S. Margherita a Coreno Ausonio alle 18.30 e, infine, l’8 gennaio nella chiesa di S. Paolo Apostolo a Fondi alle 19.30.
Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali