Dinanzi alle cifre degli sbarchi nel nostro Paese, che crescono in modo più che esponenziale, pure la creatività e l’impegno della Chiesa a rispondere al grido di questi fratelli, crescono: dai 23000 migranti assistiti in Italia nel 2013 siamo passati ai 174000 di oggi; di questi sono più di 30000 quelli accolti dalla Chiesa.
Momento di “svolta” nella sensibilità comune, ma soprattutto nelle realtà che istituzionalmente si fanno carico dell’accoglienza, è stato l’appello che Papa Francesco all’Angelus del 5 settembre 2015, ha lanciato ad ogni parrocchia, comunità, associazione, ecc…, di accogliere una famiglia di immigrati.
La dottoressa Boca ci ha presentato i vari progetti messi in essere dalla Caritas, in particolare quello “un rifugiato a casa mia”che promuove, con l’aiuto concreto delle famiglie, l’accoglienza delle persone, sia per quanto riguarda il sostegno economico, che l’integrazione. Molto interessante è l’obiettivo che soggiace al progetto: dare l’opportunità a comunità e famiglie di crescere nello spirito di gratuità e di essere i veri soggetti di accoglienza nel quotidiano.
La competenza e la passione con cui la dottoressa ha presentato il lavoro iniziato, e il molto che resta da fare, ha coinvolto gli ascoltatori e ha acceso in loro il desiderio di coinvolgersi con altrettanta passione a livello familiare e associativo.
Maddalena Pievaioli