I vari contributi raccolti nel libro sono attraversati da una riflessione trasversale di Galantino sul “nuovo umanesimo”, inteso come rinnovata attenzione nei confronti della persona, sia in ambito civile sia a livello ecclesiale. Porre al centro l’essere umano significa superare pregiudizi e luoghi comuni, migliorarsi per migliorare gli altri, impegnarsi per la giustizia, in un’ottica evangelica, che trova ragion d’essere nelle Beatitudini. Quest’ispirazione che prende spunto anche dal magistero di Papa Francesco, si snoda capitolo dopo capitolo. Dalla lettura del libro emerge la chiara consapevolezza che per diffondere un nuovo umanesimo è necessario camminare insieme alle persone, a contatto con la storia, facendo riferimento all’esempio di Cristo. In altre parole, monsignor Galantino racconta di una Chiesa che si impegna ad uscire dalla retorica e dal politicamente corretto per incontrare e per farsi incontrare dalla gente, credenti e non.
Beati quelli che non si accontentano risulta un ottimo strumento per scuotere le coscienze ed animare il dibattito fra i lettori, in quanto i contenuti proposti chiamano in causa i cristiani, ma anche il mondo laico, sui temi della fede come sui valori umani ed etici.
Paola Dal Toso