CNAL - Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali
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Dignità umana fondamento di autentica civiltà

 L’Uciim, l’associazione che riunisce i docenti di ispirazione cristiana, ci propone il volume dal titolo Ipotesi uomo Fondamenti per un nuovo umanesimo dell’editrice AVE. Il lavoro è frutto di un lavoro di riflessione avviato in preparazione del quinto Convegno ecclesiale di Firenze, svoltosi ormai un anno fa, ed è appunto il contributo offerto dall’Uciim.Obiettivo della ricerca […]
14 Ottobre 2016
 L’Uciim, l’associazione che riunisce i docenti di ispirazione cristiana, ci propone il volume dal titolo Ipotesi uomo Fondamenti per un nuovo umanesimo dell’editrice AVE. Il lavoro è frutto di un lavoro di riflessione avviato in preparazione del quinto Convegno ecclesiale di Firenze, svoltosi ormai un anno fa, ed è appunto il contributo offerto dall’Uciim.

Obiettivo della ricerca è «identificare le coordinate culturali della società odierna e porre i fondamenti di un nuovo umanesimo», cioè «affrontare le problematiche antropologiche, culturali, sociali, etiche e religiose dei nostri giorni, per superare il pensiero debole e il nichilismo dilaganti, per rintracciare e riproporre l’essenza dell’uomo integrale, il valore della persona nelle sue molteplici dimensioni, per definire un nuovo orizzonte culturale».

L’Umanesimo in Europa, nato dall’interazione creativa tra varie culture, da un antropocentrismo su fondamenti ontologici, oggi va rilanciato da una ragione che sappia esplorare e comprendere aspetti della realtà oltre l’empirico, che orienti la ricerca alla promozione della dignità dell’uomo e all’edificazione di autentica civiltà.

Vengono proposte analisi su antropologia e etica, sui bisogni della persona umana, sull’educazione alla cittadinanza in un mondo multiculturale e sulla scuola che coltiva l’umanesimo. L’ultima parte è dedicata a un’indagine conoscitiva, dalla quale emerge «uno sradicamento dell’uomo dal contesto sociale», ma indica anche che «non tutto è perduto e segnala ciò in cui si è ancora disposti a credere».

(Paola Dal Toso)