A uno dei profeti più amati del nostro tempo, don Tonino Bello, di cui è stato amico, Mons. Vito Angiuli dedica questo libro, con lo scopo di scoprire le radici spirituali a cui ha attinto fin dalla fanciullezza.
Negli anni 1982-1993, durante gli undici anni del ministero episcopale di don Tonino nella diocesi di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi-Ruvo di Puglia, don Vito fu educatore nel seminario regionale avendo così la fortuna di essergli vicino con contatti quasi quotidiani. In Don Tonino Bello visto da vicino rievoca il rapporto personale d’amicizia, indicandolo come maestro ed evangelizzatore a cui fare riferimento.
Dopo la presentazione firmata da Marcello Semeraro (pp. 5-9) e l’introduzione dello stesso Angiuli (pp. 11-20), il libro propone due testi pubblicati nel 2010, uno dell’anno seguente, tre del 2012, otto del 2013, tre del 2014. Inoltre, Angiuli offre interessanti notizie sulla formazioni teologica che don Tonino ricevette nel Seminario dell’Onarmo di Bologna che preparava i cappellani del lavoro.
L’autore confessa: «Pago il mio personale debito di riconoscenza […] qualche volte avverto il rammarico per non aver fatto tesoro […] Porto dentro di me il dispiacere di non “aver rubato” qualcosa dello stile e delle intuizioni spirituali e pastorali di questo “vulcano d’amore”, pur essendogli accanto per tanto tempo. So bene che le parole non bastano. Quando, però, sono sincere e provengono dal profondo del cuore colmano, almeno in parte, i ritardi e forse preludono ad una trasformazione più radicale e lasciano intravedere qualcosa di nuovo che lentamente prende forma» (p. 19).
Il sottotitolo Una fede colma di umanità, delinea il profilo di don Tonino, testimone esemplare che ci aiuta a conseguire una fede concreta e un’umanità solidale.