Credenti inquieti. Laici associati nella Chiesa dell'Evangelii gaudium è il suggestivo titolo del nuovo libro di Matteo Truffelli, presidente nazionale di Azione cattolica e professore associato di Storia delle Dottrine politiche presso l'Università di Parma.
Il suo è un viaggio appassionato lungo “l’enciclica dei gesti” di papa Francesco, che scardina schemi consolidati e spinge tantissimi, credenti e non credenti, a confrontarsi con una visione del mondo carica di speranza e di passione per l'umanità.
La riflessione di Truffelli, attenta agli stimoli provenienti dal pontificato di Francesco, all’esortazione apostolica Evangelii Gaudium e al discorso del Papa il 10 novembre scorso a conclusione del Convegno di Firenze, riguarda il ruolo di laici, specialmente quelli associati, nell’attuale intensa stagione che la Chiesa sta vivendo. I laici associati non possono non sentirsi provocati ad un nuovo e più intenso impegno non solo a livello ecclesiale, ma per il nostro Paese, perché non abbandonati al quieto vivere, o timorosi e nemmeno seduti, ma “credenti inquieti”. È l’inquietudine di chi “non si accontenta di una vita tiepida e sonnolenta”.
L’autore si riferisce a due figure: don Primo Mazzolari, un prete “inquieto” in senso bergogliano e Vittorio Bachelet, presidente dell’Azione Cattolica negli anni del Concilio, che ha guidato l’associazione verso il nuovo Statuto e invitava a fare tutto in chiave missionaria.
(Paola Dal Toso)