Nell’Anno Santo della Misericordia il MEIC dedica la propria settimana teologica all’approfondimento di una tema originale ma di grandissima attualità: la corruzione.
Più volte Papa Francesco ha sottolineato il valore perverso della corruzione, al punto da indicarla come “un male più grande del peccato”, che inquina la convivenza tra gli uomini e le donne nella Chiesa e nella storia contemporanea.
Ci domandiamo: è possibile indagare con gli strumenti specifici della teologia questa condizione dell’umano, questo “processo di morte” che, in mille rivoli, infetta specialmente la vita di chi crede?
Che senso hanno, per il credente, le tentazioni delle mille “scorciatoie” dell’esistenza, il compromesso basso, la speculazione?
Che significa, sempre sotto un profilo teologico, affermare che un male simile non va perdonato, ma curato?
Come può il credente affrontare quello che sembra essere diventato uno stato naturale del costume della società odierna, una prassi quotidiana?
E in che modo si concilia e si intreccia la piaga della corruzione col grande discorso spirituale della caducità umana, della ricchezza che passa, della transitorietà dei beni terreni?
Per provare a rispondere ed anche per offrire una parola di speranza affronteremo questo tema così ricco e complesso non soltanto sotto il profilo teologico ma, come abitudine nelle settimane di Camaldoli, anche alla luce della Sacra Scrittura e della spiritualità.
Ampio spazio verrà poi dedicato alla questione della corruzione nella politica e nelle istituzioni civili, dai gesti quotidiani agli scandali pubblici.
La settimana teologica del MEIC si terrà dal 22 agosto al 26 agosto 2016 presso il Monastero di Camaldoli (Arezzo).
Prof. Gianfranco Tonnarini
Direttivo Nazionale CNAL - Meic
