CNAL - Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali
Organismo della Conferenza Episcopale Italiana

Firenze: le vie e il metodo

Assemblea Cnal 21 maggio 2016, Sintesi di uno dei gruppi di studio
21 Maggio 2016

Le cinque vie: abitare, annunciare, uscire, educare, trasfigurare.

Il congresso di Firenze è stato molto funzionale nel lavoro di gruppo. E' stata utilizzata una metodologia particolarmente strutturata.

Chi ha partecipato al congresso di Firenze è stato colpito da questa metodologia.

Antonio ci racconta: E' necessario organizzare i convegni a misura delle persone per evitare che i presenti siano sempre gli stessi. La preparazione del congresso è stata burocratica. Si è svolto a Novembre quando tutti i movimenti avevano definito i loro programmi. E anche l'attenzione della stampa è stata poca!

Una domanda nata dopo il congresso di Firenze è: vale la pena fare questi convegni? Il rischio è che diventino un appuntamento rituale. Invece noi dobbiamo lavorare insieme perché non venga dispersa tutta la ricchezza che è nata da questo congresso. Il significato della via “abitare” può essere visto anche in questa ottica: riprendere tutto ciò che è stato per non farlo sfuggire e da questo far nascere nuove proposte!

A chi compete far emergere Firenze?

Lorenzo (Agesci) dice: E' necessario:

  • riprendere in mano i contenuti del congresso e non lasciar passare altro tempo;
  • vedere il congresso di Firenze nella sua applicazione e quanto incide nel locale;
  • uscire e abitare devono essere le due vie su cui impostare la formazione;
  • il congresso decennale deve avere un obiettivo: guardarsi in faccia e vedere “le povertà”.

Un altro punto interessante del congresso è stato il lavoro svolto dai giovani. E' stato costituito un tavolo per tutti i giovani presenti. E il tavolo era improntato sulle cinque vie. Dal loro confronto è nata una lettera per tutti i presenti al congresso nella quale hanno chiesto di “bruciare i divani” e hanno posto una differenza tra la sentinella e l'esploratore. I giovani vivono la notte e ci chiedono di essere persone mature e competenti che esplorano la notte-il territorio. Lo spazio dove gli adulti devono fare uno sforzo in più è quello della rete. Questo indica che i giovani hanno bisogno di testimoni e noi chiesa (tutti intesi) dobbiamo formare le persone affinché siano “esploratori” che rispondano ai loro bisogni.

Uscire è un verbo che fa paura! Uscire per andare dove?

I luoghi dell'abitare sono cambiati!

Uscire dal nostro contesto ed andare ad abitare in quei contesti in cui ci sono delle ferite soprattutto relazionali. E' l'esperienza di Giorgio e la sua comunità che hanno fatto un esperienza in un quartiere dormitorio. L'obiettivo è stato quello di portare una nuova dimensione relazionale. Altra esperienza è stata con i giovani. Per andare dai giovani è stata scelta la scuola primo punto d'incontro per loro. E' nata l'esigenza di cercare per loro nuovi centri di aggregazione ed è nata l'idea di partecipare alla GMG di Cracovia. Non badiamo tanto ai formalismi ha detto Giorgio ma usciamo!!! I ragazzi a questa iniziativa si sono lanciati! E abbiamo visto che la strada può essere intesa come luogo ma anche come mezzo.

Uscire vuol dire fare anche piccole cose: gli auguri ai condomini a Natale ad esempio oppure dire Buon Giorno quando s'incontrano le persone del quartiere. Questa è stata l'esperienza di Marilù. Quando è arrivata nel suo quartiere non conosceva nessuno. La gente non si salutava, non si parlava. Lei soffriva di questo perché abituata ad un altro stile, quello tipico del Sud America. Ha incominciato a salutare una persona e questa è rimasta perplessa la prima volta. Marilù ha continuato ogni volta che la incontrava e poi lo ha fatto con altre persone. Ora tutti conoscono Marilù e la gente si saluta. Spesso si fermano a parlare e quando c'è una necessità in parrocchia Marilù pone l'attenzione e le persone le raccontano le loro necessità.

Da queste piccole esperienze sono nati alcuni propositi:

  • recuperare la responsabilità;
  • abitare la dimensione della comunicazione attraverso i nuovi linguaggi. Dobbiamo vincere la paura tra il reale e il virtuale;
  • utilizzare le cinque vie attraverso la capacità di rischiare;
  • pazienza e tenacia per andare avanti.