CNAL - Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali
Organismo della Conferenza Episcopale Italiana

Perugia- Città della Pieve: Carta d’intenti

Il nostro cammino  Come Aggregazioni laicali di Perugia – Città della Pieve ci sentiamo Interpellati dalla pressante richiesta di “conversione pastorale” che proviene da Papa Francesco e dal nostro Arcivescovo .  Papa Francesco, sin dall’inizio del suo pontificato,  con la testimonianza personale e il suo insegnamento,  ha indicato vie nuove d’essere cristiani ed essere Chiesa. […]
20 Maggio 2016
Il nostro cammino
 
Come Aggregazioni laicali di Perugia – Città della Pieve ci sentiamo Interpellati dalla pressante richiesta di “conversione pastorale” che proviene da Papa Francesco e dal nostro Arcivescovo .
 
Papa Francesco, sin dall’inizio del suo pontificato,  con la testimonianza personale e il suo insegnamento,  ha indicato vie nuove d’essere cristiani ed essere Chiesa. Con l’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” , che ha chiesto espressamente sia fatta oggetto di approfondimento, ci ha invitato ad una nuova tappa evangelizzatrice.  
 
Il nostro Arcivescovo, prima dell’Assemblea ecclesiale diocesana dello maggio 2015, ha inviato alla Comunità perugina una Lettera pastorale “Missione e conversione pastorale” ponendo serie domande da cui cominciare.
 
Lo stesso Convegno ecclesiale nazionale di Firenze dello scorso mese di settembre “In Gesù Cristo un nuovo umanesimo” ha indicato le cinque vie verso l’umanità nuova: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
 
Sospinti da questi eventi, come Aggregazioni laicali di Perugia abbiamo sentito il desiderio di intraprendere un nuovo cammino comune.
Lo abbiamo avviato, con impegno, assaporando il piacere di stare insieme, di pregare, di riflettere, di individuare possibili piste d’impegno, riscoprendo la ragione vera del nostro cammino sinodale: Gesù Cristo è la sorgente, la ragione  conveniente di vita per cui ci mettiamo insieme per operare in modo missionario.
Siamo partiti dai tre ambiti indicati nell’ultima Assemblea ecclesiale diocesana: “famiglia e amore”, “educazione e scuola”, “lavoro e sociale” e ci siamo posti degli interrogativi: Qual è la nostra responsabilità laicale singola e associata? Su cosa vogliamo lavorare insieme?
 
Ciò che vogliamo
 
Le sfide della modernità, che non possiamo  guardare stando alla finestra né tantomeno subire, richiedono una nuova iniziativa, più incisiva, qualificata e unitaria del laicato .
Noi ci proponiamo di assumere questo impegno, di ritrovarci in luoghi – laboratorio (in diocesi, nei territori), per costruire passi in avanti nella riflessione e nell’azione: veri e propri Gruppi d’ascolto e confronto pubblici ove, partendo dalla realtà e allargando il più possibile il coinvolgimento a chiunque sia seriamente disposto a mettersi in gioco, mettere in comune esperienze e competenze.   In special modo, sui temi indicati, ci sembra opportuno, di intesa con il Consiglio Pastorale della Diocesi, promuovere ed avviare incontri e confronti nelle Unità Pastorali.
L’intento è di promuovere la “pastorale del pensiero” così poco praticata, e di essere di stimolo, ai singoli ma anche alle Comunità ecclesiali.
Noi ci proponiamo, pertanto, di continuare la riflessione intorno ai tre ambiti: famiglia e amore”, “educazione e scuola”, “lavoro e sociale”  con l’ottica particolare dei giovani: la loro situazione di vita, i loro punti di vista, le loro attese, i loro problemi. L’intento è di procedere  d’intesa con i competenti Uffici pastorali diocesani e di coinvolgere, prima di tutti, le Associazioni professionali e quanti, appartenenti alle diverse Aggregazioni laicali, operano professionalmente in tali ambiti.
- Circa la “famiglia e amore”,ci proponiamo di approfondire l’Esortazione apostolica post –sinodale “Amoris Laetitia” di papa Francesco sulla complessa situazione delle famiglie nella società attuale, tenendo conto delle implicazioni sociali e pastorali conseguenti all’inserimento  delle Unioni civili tra le formazioni sociali riconosciute per legge.
- Circa educazione e scuola”,ci proponiamo di rispondere all’interrogativo:”Come possiamo essere presenti e propositivi nelle realtà scolastiche? Con quali modalità?
- Circa “lavoro e sociale” , partendo dalle realtà dei territori, l’esigenza più avvertita è quella di capire il lavoro che cambia e che manca e di fare nostre le principali esigenze che emergono dai luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai giovani.
Ci proponiamo poi di addentrarci meglio nella comprensione delle situazioni delle povertà, della condizione degli anziani e dei disabili, e in generale dei soggetti più deboli, per una Chiesa che, oltre l’assistenzialismo e imparando l’arte dell’accompagnamento, sappia “accarezzare e abbracciare” i suoi membri più deboli.
 
Perugia, 1 maggio 2016